Lorenzo Mattioli – Intervento del 13 ottobre 2020 all’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena-IFO di Roma

Rassegna stampa, 30/10/2020

Cari Colleghi,

sono onorato di prendere la parola in questo autorevole consesso che ci vede tutti impegnati e coinvolti in un obiettivo comune: ossia promuovere e sostenere la ricerca scientifica nella lotta contro il cancro.

Ciascuno di noi è stato toccato più o meno da vicino e negli affetti più cari da questa terribile malattia e per questo, sento, in primo luogo, l’obbligo morale di ringraziare l’AIRC per il sostegno costante all’attività di ricerca e per aver svolto un ruolo determinante nel progresso scientifico nella cura e prevenzione del cancro a cui stiamo assistendo in questi ultimi anni.

In Italia, il cancro provoca centinaia di morti al giorno ed ogni anno migliaia di malati, con un’incidenza di circa 1.000 nuovi casi al giorno. Le statistiche più attuali, però, mettono in luce, anche un dato importante: ossia un aumento progressivo delle guarigioni, con punte che arrivano a circa 80-90% per alcune forme tumorali, come il carcinoma mammario, e questa percentuale di successo è in costante incremento. La mortalità dovuta al cancro è quindi diminuita sensibilmente negli ultimi decenni grazie all’evoluzione di nuovi strumenti diagnostici e terapeutici sempre più personalizzati.

Ma ciò non basta perché il cancro resta comunque la seconda causa di morte nel nostro Paese.

La ricerca scientifica, pertanto, si pone oggi come protagonista assoluta nell’eterna battaglia tra definizione delle cause che determinano il cancro e l’individuazione delle migliori cure disponibili.

Ma non solo: la ricerca è strumento fondamentale per la conoscenza, utile a contrastare tutte le “fake news” che riguardano cure e tecniche di prevenzione oncologica, contrabbandate come miracolose ma prive di ogni fondamento scientifico.

È indiscusso che l’AIRC svolga un ruolo fondamentale in questo percorso, sostenendo la ricerca oncologica italiana in tutti i suoi aspetti, teorici ed applicativi. La ricerca ha di fatto chiarito alcuni aspetti della malattia che aprono a nuove opportunità terapeutiche, ponendo anche il tema della sostenibilità, cioè la capacità di garantire l’accesso alle terapie innovative a tutti pazienti: questo deve ritenersi un principio cardine che diventa sacrosanto solo quando l’innovazione è una reale innovazione, perché supportata da un rigoroso razionale scientifico.

È necessario quindi adottare strategie per sostenere e rafforzare la ricerca oncologica di qualità, che utilizza le migliori tecnologie a disposizione
È per questo motivo che, come Fondo ASIM, abbiamo scelto di sostenere la Fondazione AIRC nella battaglia che da anni porta avanti con forza e dedizione. L’idea di finanziare una borsa di studio sui tumori femminili, nasce dalla consapevolezza che ogni progresso nella ricerca raffigura una vittoria importante per tutte le donne, per il mondo che come Fondo ASIM rappresentiamo ma sicuramente per tutti noi.

Immaginiamo, quindi, nel prossimo futuro, l’innesco di un circolo virtuoso per il quale i pazienti oncologici avranno accesso a terapie sempre più personalizzate ed efficaci, e la ricerca scientifica, sia pubblica che privata, troverà sempre più opportunità di sviluppo.

L’Italia è la patria di alcuni dei migliori oncologi clinici e sperimentali del mondo, che sapranno certamente valorizzare e dare autorevolezza scientifica a questi percorsi.
Molte, quindi, saranno le azioni chiave da porre in essere nel prossimo futuro ma avendo chiaro che tutti i cittadini devono ricevere cure ovunque essi siano e indipendentemente dal proprio profilo socio-culturale e economico. Noi sicuramente lavoreremo in tal senso.

Grazie, grazie ancora a tutti.

LORENZO MATTIOLI
Vice Presidente Fondo ASIM e Presidente ANIP-Confindustria